Tecnologia e Setting Sperimentale

Il setting sperimentale sarà composto dalla normale stanza di riabilitazione che riproduce un classico ambiente domestico, all’interno dello spazio saranno disposti vari oggetti appositamente dotati di sensori passivi RFID. Invece, i soggetti che parteciperanno allo studio saranno muniti di un dispositivo tablet correlato di un particolare software che si attiverà qualora un soggetto lo avvicinerà ad uno dei tanti oggetti disposti nella stanza. Il mezzi tecnologici utilizzati per la sperimentazione saranno, pertanto, costituiti dal un sistema software installato sul tablet e dai rispettivi complementi hardware costituiti dai sensori RFID collegati agli oggetti. Il sistema permetterà di dar “vita” agli oggetti di uso quotidiano che, quando entrano in contatto con il tablet, reagiranno emettendo suoni o attivando dei dispositivi esterni come, luci, proiettori etc. Il software che verrà realizzato, inoltre, sarà basato su precedenti ricerche del Laboratorio per lo Studio dei Sistemi Cognitivi Naturali e Arficiali – NAC – che aveva già sperimentato l’utilizzo di sistemi interattivi nella riabilitazione di soggetti affetti da sordità corticale e dotati di impianto cocleare. (Rega, 2009).

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Il prototipo che si intende realizzare ha l’obiettivo di aumentare/supportare/sollecitare la comunicazione tra un paziente affetto di una qualche forma di autismo e il personale addetto alla sua riabilitazione e/o assistenza.

Le principali componenti del prototipo sono:

• 48 sensori RFID passivi
• un lettore di sensori RFID
• un tablet
• un Software di governo dell’intero prototipo residente sul tablet


Architettura del prototipo: i sensori RFID passivi vengono collocati su degli oggetti che possono trovarsi in un ambiente domestico e sugli indumenti di una persona (nella fattispecie si tratterà di personale addetto alla riabilitazione o di un familiari del paziente).Un paziente ha a disposizione un tablet equipaggiato (o in comunicazione) con un lettore RFID. Sullo schermo del tablet compariranno delle immagini e/o un file sonoro ogni qualvolta il tablet, tramite il lettore RFID, rileverà un oggetto in cui è stato inserito un sensore RFID (oggetto sensibile). 

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Scenario d’uso: le due fasi di modalità d’uso del prototipo:

Fase 1: Il paziente esplora l’ambiente e rileva gli oggetti sensibili di suo interesse
Il paziente esplora l’ambiente (abitazione, centro per la riabilitazione, stanza dei giochi, ecc.) e rileva tramite il suo tablet gli oggetti “sensibili”. Per ogni oggetto “sensibile” il paziente vedrà sullo schermo del tablet:
a) delle immagini concettualmente associabili all’oggetto medesimo (per esempio: se l’oggetto è una bottiglia di succo di frutta, sullo schermo apparirà il filmato di una persona che beve il succo);
b) il riferimento (fotografico, iconografico o simbolico) ad una persona di riferimento che lo potrebbe aiutare ad utilizzare l’oggetto.
Fase 2: il paziente si dirige verso la persona di riferimento
successivamente alla fase di rilevazione dell’oggetto sensibile (vedi Fase 1), il paziente può dirigersi verso la persona di riferimento che indosserà degli indumenti contenenti dei sensori RFID. Se il paziente punta il proprio tablet sulle parti “sensibili” degli indumenti si attiva una procedura informatica che:
a) produce un file sonoro che denomina l’oggetto sensibile rilevato nella Fase 1
b) appaiono sulle schermo delle immagini cliccabili che il paziente può selezionare per costruire una frase