Obiettivi

La nostra idea di ricerca mirerebbe ad arricchire l’ambiente di vita del bambino di oggetti attivi con i quali il soggetto interagisce dinamicamente mediante l’utilizzo di un tablet e di un apposito software, segnalando la presenza di item che possono “invitare” il bambino ad effettuare una richiesta e predisponendo appositi sensori anche sugli indumenti degli operatori presenti nell’ambiente al fine di innescare “giochi comunicativi” così come descritto nel paragrafo precedente.

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Si ritiene che tale sistema dovrebbe risultare molto più efficace e funzionale degli altri sistemi esistenti in quanto prevedrebbe, in fase di apprendimento, facilitatori dinamici che seguono una logica strettamente legata alle più moderne tecniche di insegnamento alla comunicazione in ambiente naturale e di Verbal Behavior. Pertanto, nell’ipotesi di ricerca che si intende verificare si andrà a :

• valutare l’efficacia di una metodologia comunicativa basata su oggetti interattivi presenti nell’ambiente e PECS digitali rispetto ad una metodologia PECS tradizionale;


• verificare la maggiore o minore presenza di occasioni di auto-apprendimento mediante l’utilizzo di un sistema che consente maggiore autonomia nell’esplorazione dell’ambiente e nell’invito a scambi comunicativi;

DISEGNO SPERIMANTALE

Lo studio pilota coinvolgerà 4 soggetti affetti da sindrome autistica in carico al centro di riabilitazione e che svolgono trattamenti basati su PECS con cadenza bisettimanale. Ogni soggetto sarà valutato sulla base di diversi test atti a stabilire la loro età mentale e il loro grado di autismo prima che le sessioni sperimentali avranno inizio. I test utilizzati per la valutazione saranno CARS-T (Childhood Autism Rating Scale), ABC (Autism Behaviour Checklist), LAP (Learning Accomplishment Profile) e VABS (Vineland Adaptive Behaviour Scales).
Il disegno sperimentale sarà costituito da 8 fasi:[A][B][A][B][A][C][A][B] . Dove “A” sarà per determinare la baseline, cioè comprendere come la situazione in quel preciso momento, “B” sarà l’utilizzo di PECS in modo tradizionale, C è l’utilizzo dei PECS in modalità interattiva. Ogni step conterà 3 sessioni terapeutiche effettuate durante il trattamento di riabilitazione.
La sistematicità sarà garantita dal fatto che all’osservazione seguirà una misurazione, cioè, una categoria qualitativa (codice) sarà assegnato ad un dato evento (Stevens, 1951). Le sessioni terapeutiche saranno interamente videoregistrate (Bornstein et al., 1992) e su tali registrazioni saranno riempite checklist di comportamenti, (Venuti, 2001) come schema di codifica. I dati saranno codificati secondo lo schema della valutazione delle funzioni di base, ed in particolare quelle relative all’ attenzione, associazione, interazione, comunicazione e linguaggio, alle quali si aggiungeranno delle istanze relative alla sofisticazione del gioco. (Venuti, 2001). L’osservatore, che non parteciperà alla riabilitazione, ma osserverà in un secondo momento i video, annoterà sulla sua lista l’avvenuto evento (campionamento per evento). Per essere in grado di rilevare il fenomeno che si intende studiare e la sua successiva codifica, sarà necessario che le sessioni vengano analizzate da due osservatori in-dipendenti che dovranno avere un indice di accordo di almeno il 75% per quanto riguarda la codifica calcolato secondo una matrice di confusione (Ba-keman, Gottman, 1987), corretta secondo il Kappa di Cohen per evitare even-tuali accordi dovuti al caso (Cohen, 1960). Il 30% dei video sarà poi analizzato da entrambi gli osservatori.